UN PAESE SENZA.

ho pensato spesso al grande poeta ligure  Montale, questi giorni. A Punta del mesco, a Monterosso, a Genova, alle  Cinque   terre a quei luoghi che ho imparato ad amare grazie alle sue poesie e poi ho visto con i miei occhi, cercando comumque le sue tracce…Genova per noi sono le canzoni di Lauzi e di Fossati,  o di de Andrè,.ed  ascoltare i racconti, vedere le facce, quel torrente di fango, sentire parlare dei telefonini che non funzionano, della luce che non c’è, delle polemiche di stamattina sull’eccesso di zelo di qualche amministratore che aveva deciso la chiusura delle scuuoole..Meglio essere denunciati per procurato allarme che per mancato allarme. Scrivo dall’Aquila e quindi so di che cosa sto parlando. Anche qui da noi e nonostante quello che abbiamo passato , la prevenzione non è ancora di moda. Anche per noi quella notte la spinta più forte era cercare i cari, le persone, riunirsi, incontrarsi. Ma eravamo tutti soli, allo sbando. Anche qui  tanti eroi silenziosi che hanno salvato vite umane e hanno pianto con noi, o sorriso quando ci sono riusciti..E intorno il caos, la paura, l’ansia, l’isolamento..e chi può dimenticare le gambe che tremavano, le case che crollavano, la polvere, la notte, la luna..il silenzio…le parole.  La verità è che bisogna ricominciare a pensare ad una parola: il bene comune e smetterla di chiamarlo Welfare ( che nessuno capisce cos’è). Bene comune o ministero della salute, pubblica. Però bisogna che ricominciamo ad osteggiare questi pochi che cercano solo di fare soldi: contrastare l’abusivismo, curare il territorio che è la nostra bellezza e la nostra risorsa fondamentale. Siamo un paese senza: un paese senza regole, senza soldi, senza attenzione ai più deboli, senza cura . E siamo il paese del Dopo. dopo i morti  nascono i nuovi enti, le commissioni, le indignazioni. Dopo. fino al giorno Dopo e poi tutto ricomincia uguale,  EUGENIO:  senza la tua villa con le due palme, senza la tua Punta del mesco, senza Monterosso, e senza..permettetemi di aggiungerlo, senz’Aquila.