sulla neve spessa del giardino ( Dickinson , Saba e me.)

Sono figlia di contadini e sono nata in un paese di montagna. Ho sempre amato alberi, fiume, roccia, sassi , neve. Sono cresciuta con il ritmo delle stagioni e non ho più saputo allontanarmene. Ho scoperto ed amato tanti scrittori. Ma credo che nessuno abbia avuto per la natura lo sguardo indagatore, attento e vellutato che ha avuto Emily Dickinson. Il suo giardino era tutto il mondo. Ha guardato il mondo dal suo giardino. E un pettirosso, un allodola, il fiore del trifoglio, un geranio, un bocciolo di rosa sono state per lei le emozioni della sua vita, i colori dei suoi giorni da aggiungere a quel vestito bianco che indossava sempre negli ultimi anni.  I i colori e le stagioni, l’incanto di un filo d’erba, i colori del cielo e quelli degli alberi, la capacità di farci entrare in quel suo piccolo mondo che però era immenso. Ed è immenso, perché le sue parole durano e vanno oltre le nostre giornate, i nostri colori e le nostre stagioni, la nostra neve o le nostre estati.

IL PETTIROSSO

Se io potrò impedire
a un cuore di spezzarsi,
non avrò vissuto invano.

Se allevierò il dolore di una vita,
o guarirò una pena,
o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido,
non avrò vissuto invano.

ROBIN

If I can stop
one heart from breaking,
I shall not live in vain.

If I can ease one life the aching,
or cool one pain,
or help one fainting robin
unto his nest again,
I shall not live in vain.

 

E ancora :

una poesia del poeta  Umberto Saba…

Quest’anno la partenza delle rondini

 mi stringerà, per un pensiero, il cuore.

Poi stornelli faranno alto clamore

sugli alberi al ritrovo del viale

 XX settembre. poi al lungo male

 dell’inverno compagni avrò qui solo quel pensiero,

 e sui tetti il bruno passero.

Alla mia solitudine le rondini

 mancheranno, e ai miei dì tardi l’amore.

Uccelli (1948)

E una mia poesia:

 NEL FOLTO DEL BIANCO

Nulla turbi quest’attimo di  bianco

in cui il silenzio affonda insieme al merlo

sulla neve spessa del giardino

Nulla turbi quest’orizzonte basso

in cui veleggiano i fiocchi per raggiungere

il punto assegnato dal destino

… e danno tanta pace …

 

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Informazioni su pat1789

Patrizia Tocci nata nel 1959. Ha al suo attivo 7 pubblicazioni: poesie, romanzi e racconti. Scrive su riviste e giornali, si interessa di poesia e letteratura, collabora con Il Centro, quotidiano regionale abruzzese.

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