Questo è il nostro centro storico : adesso è come una ferita lungo il corpo della città, dalla fontana luminosa alla villa, una specie di Spaccal’Aquila…Il corso? Era un intreccio di storia e di palazzi nobiliari, attività moderne e recentissime accanto alla vecchia drogheria o al fornaio, la merceria e il negozio griffato, il caffè nel quale si davano appuntamento generazioni accanto al negozio dei computer , la chiesa e le edicole, gli uffici e il circolo degli scacchi, le banche e gli studi professionali, le assicurazioni,il cinema.. il negozio del pane e dei dolci, quello della pasta all’uovo,la gelateria, le gioiellerie e la bigiotteria… Ogni colonna è stata il punto d’incontro di un gruppo diverso. I Quattro Cantoni sono il punto in cui si incrociano Via Roma e Corso Federico II, le due bisettrici, i due assi viari principali del centro e di tutta la città . “ Ci vediamo ai quattro cantoni” “passo a prenderti ai Quattro cantoni” “Ti aspetto ai quattro cantoni,” “ a capo Piazza, a Piè di Piazza …” “ alla fontana luminosa..” Domà… domani, tra qualche giorno, tra qualche anno. Una speranza o una follia? PATRIZIA TOCCI, TENTANDO DI VIVERE ALL’AQUILA
Un pensiero su “UNA SPERANZA O UNA FOLLIA? VIVERE, ALL’AQUILA.”
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Cara Signora Tocci,
da anni io e mio marito veniamo in Abruzzo per le vacanze. L’anno scorso non osavamo andare all’Aquila, non ci sembrava adatto comportarsi come turisti che guardano un’ incidente per strada. Solo dopo aver letto il Suo articolo “Venite all’Aquila” ci sembrava giusto di andarci. Eravamo veramente scossi di vedere la realtà, il centro spopolato, custodito dal militare, le grate con i messaggi, le poesie, le foto. Ma in mezzo a quel vuoto ci sembrava una briciola di speranza: Il nuovo “Nerocaffè” con i gentilissimi giovani, che ci lavorano. Tante volte pensiamo a loro, alla citta e anche a Lei. Speriamo che la città rinasca bella come era prima.
Con i nostri migliori auguri,
Gabi Hofner-Kulenkamp